Pitture e artisti |
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Se desideri meglio inquadrare il periodo storico e le relative tendenze artistiche, puoi consultare le pagine Storia dell'Arte e Correnti d'Arte.
Video di Vincent Van Gogh
Vincent Van Gogh nasce nel 1853 a
root Zundert, nel Brabante settentrionale. È figlio di un pastore
protestante.
Nel 1869 è all'Aia, dove lavora presso la succursale della galleria parigina Goupil,
ove comincia ad interessarsi all'arte.
Nel 1875 viene trasferito alla sede
centrale di Goupil, a Parigi, ma, in piena crisi religiosa, dopo un anno si
licenzia. Va a vivere a Ramsgate (Londra), e poi a Isleworth, dove diventa
aiuto predicatore di un pastore metodista.
Nel 1877 parte per Amsterdam,
deciso a studiare teologia. Respinto agli esami di ammissione, si iscrive a
una scuola per evangelizzatori e parte per il Borinage, una regione
mineraria del Belgio meridionale, dove pensa di dedicarsi ai poveri.
Nel 1879 Vincent Van Gogh ottiene
un breve incarico a Wasmes, ma il suo fanatismo religioso non piace ai
superiori, che non gli rinnovano il mandato. Vincent Van Gogh rivolge allora
tutte le sue energie al disegno, cercando attraverso ritratti e paesaggi di
nature morte la verità sull'uomo e sulla sua
condizione disperata. Comincia
dunque con fiducia il suo apprendistato di artista, aiutato finanziariamente
e moralmente dal fratello Thèo, con il quale intrattiene una corrispondenza
eccezionale. Oltre allo studio di raccolte di incisioni e di opere tecniche,
copia le opere di Millet e ne riprende
incessantemente i temi (il seminatore), acquisisce l'arte dei maestri
fiamminghi e olandesi e le leggi della prospettiva, disegna in modo
naturalistico (presso i suoi genitori, a Etten, nel 1881) paesaggi,
strumenti agricoli, laboratori artigiani e ritratti. Alla fine del 1883
Vincent Van
Gogh torna in famiglia, a Nuenen. Qui allestisce uno studio e
tiene lezioni di pittura. Dipinge scene di vita contadina e operai al
lavoro, che culmineranno nell'opera "I mangiatori di patate" (1885).
Nel 1886 Vincent Van Gogh è a Parigi, dove segue i corsi di Cormon e
diventa amico di Toulouse-Lautrec e Bernard. Tramite Theo, conosce gli altri
artisti impressionisti e Gauguin.
Colleziona stampe giapponesi e dipinge all'aperto con Bernard.
Nel 1887 organizza al Café du Tambourin la mostra del gruppo "du petit boulevard",
con Gauguin e Bernard. Si
dedica a ritratti e paesaggi. Nelle vedute di Montmartre, così
caratteristiche con le viuzze in pendenza, i riverberi e i mulini a vento,
la vibrazione luminosa acquisita dall'impressionismo arricchisce la
sensibilità grafica propria di Vincent Van Gogh (Montmartre, Stedelijk
Museum, Amsterdam).
Con la tecnica
divisionista, cerca il suo personale approccio al colore (Interno di
ristorante,
1887, museo Kroller-Muller, Otterlo), e allo stesso tempo cerca
nei sobborghi parigini e presso gli argini della Senna gli stessi motivi di
Signac e di Emile Bernard. Abbandona a poco a poco la frammentazione
impressionista e tende a semplificare la forma e il colore per
concentrarsi meglio sull'unità strutturale della superficie e per mantenere
la caratterizzazione espressiva degli oggetti (Natura morta con libri
e gesso, 1887, Otterlo).
In questa direzione, nella ricerca di uno stile
veramente personale, l'influenza della stampa giapponese, tanto ammirata e
copiata da Vincent Van Gogh, segna una tappa importante. Se ne ritrova la
presenza nel ritratto del pére Tanguy (1887, Museo Rodin, Parigi), il cui
sfondo è completamente tappezzato con queste stampe. Il ritratto, genere
prediletto da Vincent Van Gogh , trova il suo profondo significato nei
numerosi autoritratti. È attirato dal Sud della Francia e nel 1888 si reca
ad Arles, in Provenza.
In questa regione progetta di costituire una comunità
di artisti: quello che chiama "atelier del Sud". Affascinato dalla natura
provenzale, Vincent Van Gogh ne sposa il ritmo e le stagioni nelle serie
successive dei Frutteti (dipinti nel rosa e nel bianco), delle Mietiture
(nei gialli aranciati) e dei Giardini (nei verdi). L'inverno scompare
davanti al trionfo dell'estate: lo splendore del sole, il fascino violento
dei gialli costituiscono la scoperta
fondamentale. Affitta la "Casa gialla", immortalata in alcune tele. Con
insistenza Vincent Van Gogh, propone a
Gauguin di raggiungerlo al più presto, allo scopo di dare vita a una
sorta di comunità artistica. La convivenza dei due artisti dura alcune
settimane, a causa dell'incompatibilità di carattere e della crescente
instabilità psichica di Vincent Van Gogh. Dopo un tentativo di aggressione e
la decisione di Vincent Van Gogh di tagliarsi l'orecchio,
Gauguin torna a Parigi. Vincent Van Gogh cade in grave crisi depressiva
e viene ricoverato presso l'ospedale di Arles.
Nel 1889 Vincent Van Gogh
viene internato nel manicomio di Saint-Rémy. Qui dipinge scorci del
giardino, cipressi e oliveti. Le ultime opere vengono esposte al Salon des
Indépendants a Parigi.
A Bruxelles espone con il Gruppo
dei XX. Il critico Albert Aurier nel 1890 scrive entusiasticamente su di lui
sul "Mercure de France". Espone nuovamente al Salon des Indépendants.
Nel
1890 Vincent Van Gogh esce dalla casa di cura, ma le condizioni psichiche
sono sempre delicate. Il fratello Theo desidera averlo più vicino a sé e
così, alla fine di Maggio, Vincent Van Gogh si trasferisce ad
Auvers-sur-Oise, presso il dottor Gachet. Si mette
subito al lavoro ed esprime la sua tristezza e la sua estrema solitudine in immense
distese di grano sotto dei cieli minacciosi, come Corvi sul grano (Museo
nazionale Vincent Van Gogh), la sua ultima tela.
Domenica 27 luglio 1890
Vincent Van Gogh si avvia nei campi e si spara un colpo di pistola al petto,
ma il colpo non lo uccide. Ritorna nella sua camera, dove viene trovato
insanguinato. Sopravvive ancora due giorni, poi muore nella notte del 29
luglio, di una morte voluta in tutta coscienza. Senza entrare nelle diverse
ipotesi mediche emesse sulla malattia di Vincent Van Gogh e che nascondono
spesso l'essenziale, si può vedere nella sua opera l'intensa lotta condotta
da un individuo contro un mondo che lo rifiuta, una società che produce, con
l'industrializzazione e le sue conseguenze sociali conflittuali,
l'asservimento e la distruzione dell'uomo.