Pitture e artisti |
Arcimboldo Artemisia Blake Boccioni Botticelli Bouguereau Canaletto Caravaggio Cèzanne Cimabue Courbet Dalì De Chirico Fattori Gauguin Giotto Goya Kandinskij Klimt Leonardo Matisse Michelangelo Mirò Monet Munch Picasso Raffaello Rembrandt Reni Renoire Segantini Signorini Soffici Lempicka Van Gogh Quotazioni artisti
Se desideri meglio inquadrare il periodo storico e le relative tendenze artistiche, puoi consultare le pagine Storia dell'Arte e Correnti d'Arte.
Video di Caravaggio
Opere
di Cèzanne
Paul Cézanne, nasce il 19 Gennaio del 1839 ad Aix-en-Provence in un'antica ed agiata famiglia. Il padre
Louis-Auguste è proprietario di
una fabbrica di cappelli e la madre Anne-Elisabeth-Honorine Aubert collabora con
il marito. Nel gennaio del 1844 nasce la sorella di Paul, viene chiamata Marie e
l'anno seguente il padre fonda con un socio la banca "Cézanne et Cabassol".
Nella sua famiglia non si può dunque dire che ci fossero difficoltà economiche,
anzi, il loro tenore di vita permette a Paul di frequentare le migliori scuole.
Nel Collège Bourbon riceve un'istruzione umanistica ed è in questa scuola che
stringe amicizia con Émile Zola (scrittore). Nel 1856 frequenta l'École de
Dessin di Aix e nel 1858 il padre lo obbliga a iscriversi alla facoltà di
Diritto per intraprendere la carriera legale, ma i suoi veri interessi lo
spingono verso l'arte e dunque nel 1859, organizza nella sua casa di campagna
presso Aix il suo studio di pittore. Il
padre di sicuro non vede bene questa
attività del figlio, che sicuramente lo distrae negli studi di legge, ma la
madre e la sorella lo aiutano a fare pubbliche relazioni. Risalgono a questi
anni le frequentazioni con lo scrittore Gasquet, che diventerà suo futuro
biografo e con il critico d'arte
Valabrègue.
Nel 1860 viene esonerato dal servizio militare (il padre versa una
quota per mandare un giovane al posto del figlio) e abbandona gli studi
universitari. Nell'aprile del 1861 raggiunge Émile Zola a Parigi per studiare
all'Académie Suisse, già frequentata da Courbet, Manet e Delacroixt. Nella
capitale francese assiste al declino dell’eclettismo romantico e alla nascita di
un realismo rivoluzionario di cui sono i principali interpreti
Gustave Courbet e
Edouard Manet. Paul Cézanne rimane anche affascinato dall’opera di Eugène Delacroix, mentre al Louvre studia con attenzione i dipinti del Caravaggio, di
El Greco e di Velázquez. I questo periodo e per tali conoscenze e
frequentazioni, le pere di Paul Cézanne trattano soggetti romantici dai toni
cupi, con colori di pesante impasto.
Nel 1865 Cézanne invia al Salon di
Parigi una sua opera che viene rifiutata, lo stesso rifiuto lo ottiene l'anno
seguente e allora invia una lettera di protesta al responsabile del Salon,
sostenendo che chi lavora seriamente ha il diritto di esporre, ma naturalmente
non ottiene alcun risultato, tanto che non verrà mai ammesso al Salon.
Dal 1866
al 1870 si divide tra Aix e Parigi. Nella capitale conosce la giovane parigina,
Hortense Fiquete, con la quale, senza informare la famiglia, instaura una
convivenza. Contemporaneamente dipinge una serie di ritratti, tra i quali lo
"zio Dominique" e la sua tecnica passa dalla spatola a impasti grassi e a grandi
strati di colore a un substrato romantico. Nel 1872 dipinge "La casa
dell’impiccato" un capolavoro dovuto all'influenza significativa di Camille
Pissarro, che lo introduce nella cerchia degli impressionisti.
Nel breve periodo che trascorse con Pissarro a Auvers-sur-Oise, Cézanne passa rapidamente dai toni
cupi alle tinte luminose e comincia a dipingere scene agresti. Anche se la
figura artistica di Cezanne appare piuttosto isolata e difficilmente
riconducibile ad uno spirito e a una poetica condivisi, viene accolto tra gli
impressionisti e partecipa senza successo alle loro esposizioni del 1874 e del
1877. Tuttavia, se i suoi compagni di strada avevano un successo commerciale
molto limitato, le opere di Cézanne, erano quelle che ricevevano le
critiche più aspre. A onore del vero, occorre però dire che per quanto Cézanne
accettasse l'impressionismo e ne condividesse gli obiettivi, non si identificava
perfettamente con esso e i suoi risultati erano infatti diversi e anche gli
stessi impressionisti, fatta eccezione per Pissarro, Monet e
Renoir, mostravano diffidenza verso la sua pittura.
Nel 1877 è stanco di questo
apparire "diverso" e soprattutto non apprezzato, fa eccezione Georges Rivière,
che scrive: "L'artista più attaccato, più maltrattato da quindici anni dalla
stampa e dal pubblico, è Cézanne. Egli è, nelle sue opere, un Greco della belle
époque; le sue tele hanno la calma, la serenità eroica delle pitture e delle
terrecotte antiche, e gli ignoranti che ridono davanti alle Bagnanti, per
esempio, mi fanno l'effetto dei Barbari che criticano il Partenone. Il signor
Cézanne è un pittore e un grande pittore. Coloro che non hanno mai tenuto in
mano una pennellessa o una matita hanno detto che non sa disegnare, e gli hanno
rimproverato delle imperfezioni che non sono che un raffinamento ottenuto
attraverso un'enorme scienza [...] la sua pittura ha l'inesprimibile fascino
dell'antichità biblica e greca, i movimenti dei personaggi sono semplici e
grandi come nelle sculture antiche, i paesaggi hanno una maestà imponente, e le
sue nature morte così belle, così esatte nei rapporti tonali hanno, nella loro
verità, qualcosa di solenne. In tutti i suoi dipinti, l'artista commuove, perché
egli stesso prova, davanti alla natura, un'emozione violenta che l'abilità
trasmette alla tela".
Nel 1877, dicevamo, Paul Cézanne stanco dei suoi
insuccessi, si isola in Provenza, allentando i contatti con gli impressionisti e
cominciando a maturare un nuovo stile pittorico più attento ai volumi degli
oggetti ed alla organizzazione dello spazio che li circonda. E' in Provenza che
Paul Cézanne si concentra sulla ricerca di una nuova tecnica che superi quella
impressionista e che esalti, attraverso il colore, le forme e lo spazio. In
questo periodo modifica ulteriormente il suo stile e pur continuando a dipingere
studi di natura nelle brillanti tonalità impressioniste, semplifica gradualmente
la tecnica pittorica, fino a rendere i volumi con pennellate giustapposte di
colore puro. In questo periodo, riferendosi alla sua arte, il pittore sostiene
di "modulare" con il colore piuttosto di "modellare" con il chiaroscuro. Esempi
di questo linguaggio sono i "Giocatori di carte" e la serie delle nature morte
con frutta e oggetti. Ma tanta tenacia non vale a far breccia
nell'incomprensione del pubblico e della critica, che non apre gli occhi neppure
di fronte alla mostra di Vollard del 1895, nella quale erano esposti i suoi più
alti capolavori. Cezanne passa quindi gli ultimi anni della sua vita, quasi in
totale e volontario isolamento. Il suo carattere chiuso e con tendenze
paranoiche, contribuiscono all'isolamento. Con il padre ha da tempo troncato i
suoi rapporti poiché aveva omesso la sua convivenza con Hortense Fiquete e
soprattutto nulla aveva detto della conseguente nascita del figlio. Con gli
amici Manet e Zola, aveva avuto celebri "sfuriate" che avevano gelato i
rapporti. La moglie e il figlio erano rimasti a Parigi e dunque Cézanne vive
solitario ad Aix en Provence, dividendosi tra la casa in città e l'atelier in
località Chemin des Lauves. Di questo periodo sono "le grandi bagnanti" o "la
montagna Sainte Victoire". In questo periodo, unico ad occuparsi di lui è il
grande mercante d'arte Ambroise Vollard. Nell'ottobre 1906, mentre dipinge in
plein air, Cézanne viene sorpreso da un temporale, subentra una polmonite che in
pochi giorni lo porterà alla morte, tanto che il figlio e Hortense, giungeranno
dopo la sua morte.
L'anno dopo, a Parigi, Ambroise Vollard, tiene una grande
retrospettiva che rivela al grande pubblico l'arte di Cézanne. Finalmente le sue
ultime tele colpiscono il mondo artistico con la sua scomposizione dei volumi e
la sua costruzione dei corpi, anticipando la ricerca pittorica delle avanguardie del '900.