Pitture e artisti |
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Se desideri meglio inquadrare il periodo storico e le relative tendenze artistiche, puoi consultare le pagine Storia dell'Arte e Correnti d'Arte.
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di Tamara de Lempicka
Quando si scrive della vita di Tamara de Lempicka, pochi dati sono certi, per esempio non
sappiamo con certezza dove è nata, i biografi sono propensi ad attribuirle, come
luogo di nascita Mosca (risulta dal certificato di matrimonio e da quello di
morte), ma lei ha sempre dichiarato come città natale Varsavia. Neppure l'anno
di nascita è certo, lei dichiarava di essere nata nel 1902, ma parrebbe nata tra
il 1894 e il 1898. La scomparsa del padre dalla vita di Tamara all'età di cinque
anni è ancora avvolta nel mistero, Tamara infatti dichiarava che si era
allontanata dal padre, in seguito al divorzio della madre (Malvina Decler), ma
alcuni biografi propendano per il suicidio del padre (Boris Gurwik-Górski, un ricco
ebreo ). Di certo il vero nome di Tamara De Lempicka era Tamara Rosalia
Gurwik-Górska, la quale aveva altri due fratelli Stanislaw e Adrienne. Di certo
lei e i suoi fratelli sono stati sostenuti economicamente dalla famiglia del
padre e Tamara e allevata dalla nonna Clementine.
Con la nonna Tamara inizierà a
viaggiare in Italia e Montecarlo, mentre per suoi studi frequenterà collegi
esclusivi a Losanna (Svizzera) e Polonia. Dalla nonna e dalla famiglia materna
Tamara assimila il culto della nobiltà che non l'abbandonerà mai nella sua vita.
Durante una festa in maschera a San Pietroburgo, conosce il nobile avvocato
polacco Tadeusz Lempicki che sposerà più tardi, anche se non sappiamo la data
(probabilmente il matrimonio è avvenuto solo con rito civile, a causa della discendenza
ebraica di Tamara), tuttavia è certo che Tamara il 16 settembre 1916 (prima
della rivoluzione russa dell'ottobre 1917 ) partorisce la figlia Marie Christine
che sarà sempre chiamata Kizette.
Nel 1917 il marito viene
arrestato per la sua militanza nelle file controrivoluzionarie e anche se viene
presto liberato, la famiglia decide di trasferirsi a Copenaghen, dove già si
trovano i genitori di Tamara. A Copenaghen i Lempicki risiederanno per poco
tempo, infatti, già nel 1920 Tamara, su suggerimento della sorella che studiava
architettura, prende lezioni di disegno, frequentando a Parigi l'Académie de la
Grande Chaumière e i maestri Maurice Denis e André Lhote. Studia pittura non
tanto perchè ama l'arte, ma perché vede in essa un modo per frequentare nobili e
ricchi, un modo chic per intrattenere "pubbliche relazioni" spesso non prive di
sesso e droga. Del resto il marito si rifiuta di lavorare, ritenendo il lavoro
volgare, per il suo ceto. Così, negli anni folli, Tamara vive giorno per giorno,
violando ogni convenzione e dedicandosi all'arte più chic del momento, il Déco.
Nel 1922 la sua prima mostra in assoluto, presso il Salon d'Automne, dove si
distingue come ritrattista e si presenta con il nome di Tamara de Lempicka.
Nel
1925 Tamara parte con la madre e la figlia per l'Italia , a Milano conosce il
conte Emanuele Castelbarco, proprietario della galleria d'arte Bottega di poesia
(in via Montenapoleone), che le organizza la sua prima mostra personale. Durante
la sua permanenza in Italia, nel 1926, conosce Gabriele D'Annunzio, e nel 1927
tenterà inutilmente di fare un ritratto al vate, che voleva da lei quello che
chiedeva o ogni donna. Non che Tamara non volesse offrirsi, ma era troppo
distante dalle donne d'annunziane, per farlo come le altre, così i due non
ottennero ciò che ciascuno desiderava.
Nel 1928 Tamara divorzia dal marito
(innamoratosi di una donna polacca) e ben presto si legherà al barone Kuffner,
che sposerà nel 1933.
Nel 1939 i coniugi Kuffner partono per New York, dove
Tamara inaugura il 2 maggio 1939 alla Paul Reinhardt Galleries la propria
personale, ma la stampa accoglierà scettica la sua arte. In questo periodo
Tamara e il marito, vivono per alcuni mesi a Cuba, tuttavia quando il 1°
settembre i nazisti invadono la Polonia, pensano bene di trasferirsi l'11
settembre a New York.
Nel 1940 i coniugi Kuffner sono prima a San Francisco e
poi Los Angeles. Qui Tamara inizia a dare sontuose feste con centinaia di
invitati, conosce Greta Garbo e annuncia più volte alla stampa che sta
dipingendo un suo ritratto. A fine luglio arrivano a Los Angeles la figlia
Kizette e Louisianne Kuffner, nata dal primo matrimonio del barone, ma Tamara
presenterà la figlia come sua sorella, visto che aveva sempre dichiarato di non
aver figli.
Il 7 aprile 1941, alla Julian Levy Gallery di New York, inaugura la
sua personale: Tamara de Lempicka / Baroness de Kuffner, sono 22 tele illustranti
temi religiosi e di povertà, che non appaiono attinenti con la vita sfarzosa e
piena di eccessi della baronessa.
Nel 1945 i Kuffner ottengono la cittadinanza
americana e dunque Tamara, approfitta della "sicura cittadinanza" per tornare in
Europa, passerà di città in città vivendo in grandi alberghi e esponendo nel
1950 al Salon des Indépendants di Parigi, nel 1957 a Roma, presso la Galleria
Sagittarius e nel 1961 alla Galerie Ror-Volmar di Parigi. Dopo la morte del
barone Kuffner nel 1962, la Lempicka va a vivere a Houston in Texas, dove
sviluppa una nuova tecnica pittorica consistente nell'utilizzo della spatola al
posto del pennello, ma le sue opere, esposte alla Iolas Gallery vengono accolte
molto freddamente dalla critica, tanto che la pittrice giura di non esporre più
i suoi lavori in pubblico.
Nel 1972, una grande mostra antologica che rispolvera
dalla soffitta, soprattutto i suoi lavori dipinti tra il 1923 e il 1935, riporta
al successo, presso la Gallerie du Luxembourg, la pittrice oramai anziana e malata. L'evento fu
un vero trionfo, ogni opera fu venduta e i giornali esultarono per il suo
particolare stile.
Nel 1976 Tamara dona allo Stato francese un certo numero
delle sue opere che verranno destinate al Musée national d’art moderne, e ai musei
di Orléans, Le Havre, Bordeaux, Nizza, Nantes, e Beauvais.
Nel 1977 l'editore
Franco Maria Ricci pubblica in un sontuoso volume vari momenti della sua vita,
con piccanti aneddoti, documenti segreti e episodi boccacceschi.
Nel 1980 a
Cuernavaca in Messico, Tamara de Lempicka muore, il suo corpo viene cremato, e
le ceneri vengono sparse dal conte Giovanni Agusta, sul vulcano Popocatepetl.
Nel 1994 l'opera di Tamara de Lempicka, dal titolo "Adamo ed Eva", di proprietà
di Barbra Streisand è stata rivenduta per quasi due milioni di dollari.