Pitture e artisti |
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Video di Botticelli
Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto il Botticelli (o Sandro Botticelli), nacque a
Firenze nel 1445. E'
stato uno dei più celebri pittori, disegnatori ed incisori del
1400.
Ricevette una prima educazione al lavoro nella bottega del fratello orefice, tuttavia
la vera formazione del Botticelli avvenne nella bottega di Filippo Lippi, dopo
come ci mostra una delle sue prime opere "La Madonna con Bambino".
Nel 1472 Botticelli si iscrive alla Compagnia di San Luca, la confraternita degli artisti di
Firenze.
Nel 1474 viene chiamato a Pisa per affrescare il Camposanto Monumentale, ma come
prova delle sue capacità gli viene richiesta una pala d'altare con l'Assunta,
purtroppo nessuna delle due commissioni verrà mai realizzata.
Stretto è il legame tra Botticelli e la famiglia dei Medici, tanto che già
nel 1475 dipinge il gonfalone della giostra svoltosi in piazza Santa Croce
e raffigurante Simonetta Cattaneo Vespucci, sicuramente donna ammirata per
la sua bellezza da tutta Firenze e da Giuliano dei Medici, nonché modella e musa del grande maestro.
A prova di come Botticelli avesse abbracciato la causa dei Medici, possiamo citare
l'Adorazione dei Magi (1475), che si trova nella cappella funeraria di
Gaspare Zanobi del Lama in Santa Maria Novella (FI), in questo dipinto
Botticelli inserisce Cosimo il Vecchio ed i suoi figli Giovanni e Piero,
Lorenzo il Magnifico, Giuliano de' Medici e altri personaggi della corte medicea.
Influenzato dall'arte del Verrocchio e più ancora dall'arte del Pollaiolo,
Botticelli produsse opere come la "Fortezza" ed il "San
Sebastiano" nelle quali ha particolare valore l'uso della linea, dando la
prevalenza al motivo grafico anziché cromatico o plastico delle composizioni.
Dopo una serie di opere che rispecchiano questo suo carattere iniziale,
Botticelli forma uno stile tutto suo, dipingendo per Lorenzo di
Piero de' Medici la "Primavera". In questo dipinto, la figura centrale, che
rappresenta Venere, si trova tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro
che insegue Flora e la primavera vestita di fiori, dall'altro le tre Grazie e
Mercurio. In questo dipinto Botticelli raggiunge una perfetta armonia tra il
ritmo lineare del disegno e la rappresentazione plastica delle forme , il tutto
immerso in una luce evanescente e fioca. La stessa atmosfera, lo stesso uso di
colori freddi e chiari, si ritrova nella "Nascita di Venere" che esegue tra il
1482 e il 1484 insieme ad altri dipinti quali: "Pallade e il Centauro" e "Marte
e Venere".
Negli stessi anni dipinge anche quadri a soggetto sacro come la "Madonna Magnificat" e
la "Madonna della melagrana" ed esegue anche disegni illustranti il poema
dantesco.
Tra i due capolavori, la "Primavera" e la "Nascita di Venere", è
situato il soggiorno romano di Botticelli, durante il quale lavorò, assieme a
Cosimo Rosselli, al Ghirlandaio e al Perugino, ad alcuni
affreschi nella
cappella Sistina, eseguendo i tre riquadri con la "Punizione dei ribelli",
le "Prove di Mosè" e le "Prove di Cristo".
Verso la fine del secolo il suo
stile subisce un mutamento, la sua pittura si fa di carattere
sacro
probabilmente dovuto all'influenza delle predicazioni di Savonarola.
All'abbandono dei soggetti mitologici
corrisponde un indurimento delle forme, l'uso di un cromatismo più cupo, una
mimica dei personaggi più patetica e un maggiore dinamismo nelle composizioni,
anche se il carattere astratto delle sua produzione precedente è ancora
presente.
Nel 1495 dipinge la "Calunnia", la cui composizione è molto movimentata ed
inquadrata entro un'architettura piuttosto fastosa.
Tra le altre opere
abbiamo la "Natività", tutte opere che rispecchiano questo suo nuovo modo di
dipingere, opere di alta tensione spirituale in forme arcaicizzanti.
Botticelli muore a
Firenze nel 1510.