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William Blake Biografia e opere

William Blake biografia e opere del grande artista pittore e poeta, maestro incisore di visioni spirituali

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Se desideri meglio inquadrare il periodo storico e le relative tendenze artistiche, puoi consultare le pagine Storia dell'Arte e Correnti d'Arte.

Divina Commedia - Inferno XXIV - I Ladri Opere di William Blake Opere di William Blake      Video di William Blake Video di William Blake
William Blake nasce il 28 novembre del 1757 a Soho, Londra, dove trascorre la maggior parte della sua vita. E’ il terzo di 7  fratelli, il padre vende maglieria, mentre la sua casa, in un angolo del Broad Street e Marshall Street, si trova in un terreno di un ex antico cimitero.
Fin da piccolo Blake non sopporta restrizioni e regole, tanto che non frequenta la scuola, ma viene educato in casa, soprattutto dalla madre, Catherine Wright Armitage. I genitori non frequentavano la Chiesa Anglicana e probabilmente appartenevano alla Chiesa Morava, comunque la Bibbia entrerà presto nella vita di Blake ed avrà su di lui una profonda influenza, restando fonte di ispirazione per tutta la sua vita.
Blake è incoraggiato fino dai primi anni, a raccogliere le stampe dei maestri italiani, e suo padre gli procura spesso incisioni e gesso. William inizia dunque ad accostarsi all'arte, realizzando delle incisioni che copia da disegni di antiche rovine. Grazie a questi disegni - che riproducono anche opere di Michelangelo, Raffaello, Maarten van Heemskerck e Albrecht Dürer, entra per la prima volta in contatto con i modelli classici. I suoi genitori comprendendo la predisposizione di William, lo iscrivono all'età di 10 anni, alla Blake Henry Pars' , una scuola di disegno.
In seguito, dai 14 ai 21 anni, lavora come apprendista, per l'incisore James Basire per ben dodici Sconfitta ore al giorno e per sei giorni a settimana. Solo la domenica William torna alla sua famiglia d'origine, tuttavia, nello stesso periodo, Blake, è anche un avido lettore e sceglie in modo autonomo gli argomenti che lo interessano. Inizia così ad avvicinarsi alla poesia e a prendere confidenza con le opere di Ben Jonson e Edmund Spenser.
Nel 1778 Blake si iscrive alla Royal Academy, ma ha subito molti contrasti con il presidente della scuola, il pittore Joshua Reynolds. Infatti la ricerca di Reynolds per una "verità e bellezza universale" era assolutamente detestata da Blake. Mentre dunque Reynolds scriveva che "l'attitudine verso l'astrazione, la generalizzazione e la classificazione è il grande vanto della mente umana"; William annotava che "Generalizzare significa essere un idiota; la capacità di scendere nel particolare è il solo segno che caratterizza il valore."
Nel 1782 conosce Catherine Boucher, figlia di un giardiniere di mercato che sposerà nell'agosto dello stesso anno. Catherine è analfabeta, tanto che firma il contratto di matrimonio con una X. William Blake le insegnerà con gli anni a leggere, a scrivere e anche l'arte dell'incisione. Catherine sarà dunque per l'intera vita di William, un ottimo sostegno, aiutandolo a dare alle stampe i suoi libri e sostenendolo moralmente.
Nel 1783 William Blake pubblica il suo primo libro illustrato “Schizzi poetici”. Nel 1784, dopo la morte del padre, William ed il fratello minore Turbine di amantiRobert aprono una tipografia al 27 di Broad Street ed iniziano a collaborare con l'editore Joseph Johnson. Purtroppo, poco dopo, l’attività fallisce, tuttavia Robert, che ha solo 16 anni, diventa per William e sua moglie, il figlio che non hanno mai avuto. Sarà dunque per la coppia, un duro colpo accettare la morte del ragazzo per tisi, a soli 19 anni. Il ricordo di Robert continuerà tuttavia ad ossessionare William Blake, fino a convincerlo che il fratello defunto gli appare per aiutarlo a risolvere i problemi relativi ad una nuova tecnica di stampa. L’obbiettivo di William Blake era infatti quello di combinare testi ed illustrazioni sulla medesima lastra di stampa.
Nel 1788, Blake inizia dunque a sperimentare l’acquaforte a rilievo, un procedimento che implica la scrittura del testo su lastra di rame con pennelli intinti in una sostanza bituminosa e resistente all'acido. Questo metodo permette a William di porre sulla stessa lastra, testo e immagini, proprio come gli antichi manoscritti miniati. La lastra così trattata viene quindi posta da William in un bagno acido, il quale corrode il rame non protetto, realizzando cosi una lastra adatta a stampe miniate. Questo metodo è anche chiamato incisione inversa. Il metodo tradizionale dispone infatti che tutta la lastra venga cosparsa di protettivo e poi con una punta si procede ad incidere il protettivo in modo che l’acido corroda le parti incise. William Blake battezzò la sua tecnica “stampa miniata” e i Il numero della Bestia“Canti dell’innocenza” del 1789 sono il primo esempio di questa particolare stampa.
Nel 1794 pubblicherà anche i “Canti dell’esperienza”. Secondo l’artista, questi due canti, ben rappresentano gli “stati opposti dell’animo umano”: i primi sono meditazioni sull’infanzia, i secondi riguardano l’innocenza perduta dell’età adulta. Fra queste due opere William Blake pubblica il più importante fra i suoi lavori in prosa “Il matrimonio del Cielo e dell’Inferno” un’opera filosofica in cui esprime la rivolta contro i valori consolidati della sua epoca. Queste opere tuttavia, non riscontrarono il favore del pubblico e Blake farà fatica a guadagnarsi da vivere.
Nel 1795 Blake, grazie all’amico Flaxman conosce Thomas Butts, un funzionario che per circa venti anni sarà il suo mecenate, riempiendosi la casa delle sue opere e versando a Blake un regolare stipendio.
Nel 1803 a causa di una lite con un soldato ubriaco, William Blake viene denunciato ed accusato di aver pronunciato frasi sediziose contro il Re e l'esercito. L'11 gennaio 1804 si tiene il processo e grazie all'intervento di un amico viene assolto. Nel 1809 William realizza una mostra nella casa natale, ma l’evento sarà un vero disastro. Gli anni che seguono saranno tra i più tristi della sua esistenza, con difficoltà economiche coperte solo dal suo mecenate Thomas Butts.
Nel 1818, per uno dei casi della vita, avviene l’incontro con i pittori John Linnell e Samuel Palmer che si definivano “Gli antichi di Shoreham” e che condividevano con Blake la convinzione della necessità di un nuovo corso spirituale ed artistico.
All’età di 65 anni Blake inizia a lavorare alle illustrazioni del Libro di Giobbe e nel 1826 John Linnell gli conferisce l’incarico di illustrare l'Inferno di Dante, ma purtroppo si ammala di itterizia, e il 12 agosto 1827, all’età di sessantanove anni, muore. Dell’ultimo suo incompiuto lavoro rimangono solo pochi acquerelli e sette incisioni. Di lui oggi possiamo con certezza affermare che fu un incisore di grandissimo talento, capace di tecniche innovative e un grandissimo artista che con le sue visioni spirituali è riuscito a trasmettere al mondo, opere a dir poco sorprendenti e che ancora oggi stupiscono per la loro incredibile modernità.
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