Pitture e artisti |
L'arte
segue nel corso dei secoli la cultura e il pensiero umano; si formano così le
correnti d'arte, le quali si evolvono con l'umanità, creando nuove tendenze
artistiche. In queste pagine trovi, in ordine alfabetico, le principali correnti
d'arte che hanno colorato l'ultimo millennio.
Astrattismo Barocco Cubismo Dadaismo Decadentismo Divisionismo Espressionismo Fauves Futurismo Gotico Impressionismo Informale Liberty Macchiaioli Metafisica Naif Neoclassicismo Pop Art Realismo Rinascimento Rococò Romanticismo Surrealismo
La Macchia è uno dei movimenti artistici più importanti dell'Ottocento
italiano e nasce a Firenze.
Il termine macchiaioli venne usato per la prima
volta sulla gazzetta del popolo nel 1862, ma il movimento prende avvio qualche
anno prima, dalle
idee di alcuni artisti, quali,
Signorini, Abbati, Borrani,
Fattori,
Banti, Altamura, Sernesi, Cabianca, Cecioni, De Tivoli, che a partire
all’incirca dal 1856, frequentano il Caffè Michelangelo in Via Larga, oggi
Via Cavour a Firenze.
Quindi, proprio verso l’inizio del 1856, nel caffè
affollato da artisti e giovani talenti che amano scambiarsi le proprie idee, due
giovani napoletani De Tivoli e Altamura raccontano della loro esperienza in
Francia, introducendo così a Firenze i temi della scuola di Barbizon.
In particolare Saverio Altamura racconta del "Ton gris", cioè quel particolare
modo di ritrarre, guardando attraverso il riflesso di uno specchio scuro che
filtra nettamente i contrasti del chiaro scuro.
L'arte dei Macchiaioli,
come la definì Adriano Cecioni teorico e critico del movimento, consiste: "nel
rendere le impressioni che ricevevano dal vero col mezzo di macchie di colori di
chiari e di scuri".
Per i pittori macchiaioli la
forma non esiste ma è creata
dalla luce e l'individuo vede tutto il mondo circostante attraverso forme non
isolate dal contesto della natura, quindi come macchie di colore distinte o sovrammesse ad altre macchie di colore.
Furono soprattutto
Signorini, Cabianca, D’Ancona e Banti che inizialmente applicarono le nuove
idee della “macchia”; in particolare Signorini, il massimo teorico del gruppo,
portò la macchia ad un’accesa violenza di
chiaroscuro, come dimostra il suo straordinario “Ghetto di Venezia” del 1861.
L’adesione di Lega, Boldini,
Fattori e Sernesi, forse i più grandi talenti del movimento macchiaiolo,
avvenne più gradatamente.
Da i Macchiaioli prende le mosse e viene influenzato
il movimento degli impressionisti francesi nato ben più tardi ed informato delle
nuove tendenze dalle frequenti visite a Parigi dei nostri artisti.