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Storia dell'arte

Storia dell'arte 1800 - XIX secolo

Storia dell'arte 1800. Intorno al XIX secolo, la rivoluzione industriale in Inghilterra, la rivoluzione americana e quella francese ...

ANNO:    1100    1300    1400    1500    1600    1700    1800    1900

Camille Pissarro - La foresta
Tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, la rivoluzione industriale in Inghilterra, la rivoluzione americana e quella francese ed infine il periodo napoleonico, avevano profondamente trasformato la situazione economica, politica e sociale dell'Europa occidentale e dell'America settentrionale.
L'Ottocento fu caratterizzato dalla diffusione in tutta l'Europa e negli Stati Uniti delle industrie, che imposero nuove forme di produzione, accelerarono lo sviluppo economico e mutarono i rapporti tra le classi sociali.
L'ascesa della borghesia e lo sviluppo industriale spinsero anche le grandi potenze europee (Inghilterra, Francia, Germania e Russia) ad estendere i loro domini negli altri continenti, alla ricerca di nuovi mercati e materie prime.
Le rivalità tra queste potenze provocarono tensioni sempre più forti, fino allo scoppio della prima guerra mondiale.
E anche in campo artistico, contro l'uniformità della cultura imposta nel periodo napoleonico, ciascuno stato vuole valorizzare la propria storia.

Odoardo Borrani - Renaioli nel mugnoneNasce così in Germania e si diffonde in Europa il Romanticismo, che pone al vertice dei valori umani il sentimento e l'amor di patria. Anche la poesia espressa mediante la pittura manifestò con impeto convinto queste istanze, abbandonando le forme del neoclassicismo per liberare lo stile che meglio mostra le profondità emotive dell'individuo. La pittura è la forma d'arte più importante e innovativa di questo periodo.
Dal punto di vista dei contenuti, la pittura romantica si ispira in genere ai grandi temi storici, con preferenza per i momenti di lotta patriottica e popolare. Un altro soggetto sono gli episodi di cronaca e di vita quotidiana. Si afferma, infine, il tema del paesaggio, espressione dell'amore quasi religioso per la natura che caratterizza il romanticismo. L'artista  vuole esprimere sentimenti ed emozioni, pertanto la sua pennellata è fluida; i colori sono vivi e i contorni meno definiti; il contrasto della luce è spesso drammatico. Il Romanticismo tuttavia ha il suo periodo eroico nella prima metà del XIX secolo, per poi esaurirsi in stanche, retoriche e ripetitive espressioni accademiche. E è così che le nuove e rivoluzionarie istanze poetico-stilistiche, che avanzano rapidamente in Europa riescono ad avere il sopravvento, contagiando profondamente anche l'arte italiana. Il movimento tra i più significativi e innovativi della pittura italiana dell'Ottocento, si forma nel 1850 a Firenze ove un gruppo di artisti, tra cui Telemaco Signorini, Adriano Cecioni, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Odoardo Borrani e Giuseppe Abbati, si ritrovano a discutere presso il “Caffè Michelangelo” in Via Larga a Firenze. Nascono così i Macchiaioli”, ovvero dei pittori che attraverso la tecnica detta “macchia”, definiscono l'immagine pittorica, attraverso pennellate di colore e contrasti cromatici.

Silvestro Lega - Un dopo pranzoI macchiaioli non rappresentano più soggetti storici e stereotipati delle accademie, ma la vita rurale, le attività lavorative e le campagne toscane secondo un intento realistico.
Nel 1862 venne chiuso il “Caffè Michelangelo” e con esso ebbe fine il periodo eroico della “Rivoluzione della macchia. Tuttavia alcuni hanno considerato i macchiaioli, dei precursori di quello che sarà la grande corrente impressionista, che vedrà la luce in Francia qualche anno più tardi.
In effetti, in comune con il movimento degli Impressionisti, i macchiaioli avevano la ripresa dei motivi all'aria aperta (en plein air) certamente derivata dai pittori della Scuola di Barbizon (piccolo villaggio ai margini della foresta di Fontainebleau, in Francia dove, all'inizio del XIX sec., un gruppo di artisti aveva dato vita alla pittura di paesaggio all'aria aperta), oltre ad una forte spinta innovativa che si manifestava in un radicale atteggiamento antiaccademico. Dunque nel XIX secolo è in Francia che si concentreranno le vivacità innovative della pittura europea che, superato il periodo neoclassico, esordiranno con la pittura en plein air, per proseguire con il realismo di Courbet ed avendo infine la massima spinta verso le avanguardie con la pittura impressionista, a partire dal 1870.