![]() Pitture e artisti |
ANNO: 1100 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900
Nel XVII secolo l'Italia vive un periodo di grave crisi economica, che si
accompagna alla perdita quasi totale d'indipendenza politica, tuttavia,
pur essendo in piena decadenza, lo stivale rimane per tutto il
Seicento un centro importante della cultura europea.
Nel 1600 l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa
è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per
affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile
solo con la fedeltà alla Chiesa.
L'arte del 1.600 é quindi uno
strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti.
Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà
immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza,
dell'ambiente, in modo da propone come reale ogni finzione. Come in una
vera rappresentazione teatrale, l'osservatore viene stimolato e
coinvolto: a lui non è chiesto di essere culturalmente preparato, ma
disponibile.
La tendenza a coinvolgere emotivamente l'osservatore,
facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa,
riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà:
egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide,
contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere,
aperte, articolate.
L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui
scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il
prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di
non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso,
si definisce tradizionalmente Barocco
e non si riferisce solo all'arte della Chiesa, ma anche a quella delle grandi
corti e delle città borghesi.
Alcuni pensano che il termine barocco derivi
dallo spagnolo 'barrueco' o dal portoghese 'barroco' che indicano una perla irregolare,
o anche da 'baroco' che indicava un ragionamento confuso; certo è che questo
termine ha assunto per molto tempo un valore negativo, sinonimo di
disordine, di eccessivo, di tendente al cattivo gusto; oggi ha quasi
perduto questo significato, ma esprime comunque la precisa tendenza a non
creare modelli validi in assoluto.
Nel 1600 è Roma il centro di maggiore
sviluppo culturale.
A roma, al servizio di papi e ricche famiglie operano artisti
come Gian Lorenzo Bernini (palazzo Barberini, chiesa di Sant'Andrea al
Quirinale, il colonnato di San Pietro), Borromini, (restauro di S.
Giovanni in Laterano, chiesa di Sant'Ivo, Convento dei Filippini, Chiesa
di Sant'Agnese) e Caravaggio.
Per il resto dell'Europa vanno ricordati Rembrandt,
Rubens e Diego Velazquez.